“I bambini sono nel Vangelo il simbolo dei poveri, di coloro la cui vita dipende totalmente dagli altri. I bambini senza famiglia sono i più poveri tra i poverI, ad essi la Chiesa può e deve dare la risposta di cui hanno bisogno. Dio ha creato la famiglia, gli uomini -purtroppo- hanno inventato gli istituti, che per i bambini sono un’anticamera della morte, mentre anche un bambino handicappato gravissimo può rinascere se ha al fianco qualcuno che lo ama come un padre o una madre. Ricordo un episodio avvenuto nella prima metà degli anni ’70 : avevo conosciuto una famiglia giovanissima, lui aveva 17 anni, lei 16, si erano sposati civilmente e avevano due bambini uno più bello dell’altro. Fra i due coniugi c’erano grosse difficoltà e una sera mi chiamarono. In casa c’era solo il marito che mi lasciò i bambini:”Toh, tienili tu!”. Li presi, li feci salire sulla mia Cinquecento, loro piangevano e li tenevo stretti a me con un braccio. Avevamo da poco organizzato una catena di famiglie disponibili ad accogliere bambini in caso di bisogno. Mi è subito venuta in mente una famiglia giovane con due figli di sei e sette anni, andai a casa loro, suonai il campanello ma non rispose nessuno. Era inverno, era buio, fuori faceva tanto freddo. Pensai che fossero dai loro amici, ci andai e li trovai: “Dova va a quest’ora,don Oreste? Non avrà mica un bambino?” ”Ne ho due!”risposi. Ma quella famiglia li prese ed è stata bravissima. Un giorno la bambina, aveva quattro anni, piangendo mi ha detto: “Don Oreste, quando babbo e mamma si vogliono bene, io ritorno a casa!” Quella bambina mi ha fatto capire come mai nessun altro cosa significa l’amore di un babbo e di una mamma. Mi ha fatto capire che quando questo amore manca occorre trovare un’altra famiglia che tenga i bambini al caldo, nell’amore, avendo come fine quello di riportarli alla famiglia di origine. Quella volta ho fatto un giuramento: finchè c’è un bimbo che chiede una famiglia, io non mi darò pace”.
Don Oreste Benzi
(Tratto da “Fare condivisione”-Notiziario dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII-n.4/2007)
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