Ancora sul PRG

E’ lodevole il tentativo di Ciarlantini di riaprire il dibattito sul PRG, ma forse è importante che si documenti bene prima di fare alcune affermazioni. Non è stato votato in consiglio comunale alcun piano di piste ciclabili, quindi quei 200 Km che cita sono in questo momento solo in mente Dei. Cosi come è assolutamente assente qualsiasi progetto di pianificazione del verde, collegato di riferimento ad un PRG sociale, nessun riferimento a questioni energetiche, viabilità . Mancano anche norme relative al diritto alla casa ed alla definizione di alcune case per affitti calmierati ecc…..( tutte queste iniziative che BC ha proposto senza successo durante la discussione consigliare). Un PRG che di contro programma solo una serie di possibilità edificatorie, che subordina importanti sovrastrutture (la strada delle barche un esempio) alla edificazione di nuovi comparti e quindi strategicamente collegati alla attività privata piuttosto che ad un disegno programmatorio della amministrazione. Un piano che fa riferimento ad una norma l“Edilizia perequativa” non definita da nessuna legge regionale e che quindi potrà solo portare ad iniziative arbitrarie e “contrattate”. Un PRG che non disegnando più gli spazi vitali in centro, periferia e campagna finisce per spalmare costruzioni indistintamente su tutto il territorio comunale. Un PRG che non si rapporta minimamente con i comuni limitrofi creando così una Megalopoli che si estende fino a Fossombrone. Un atteggiamento quello della amministrazione arrogante e cieco durante tutto il periodo di discussione, incapace di cogliere indicazioni significative da parte di Bene Comune e della minoranza più in generale. Difficile capire pertanto questa iniziativa del Staff del Sindaco. Se c’era una volontà di ascolto questa doveva essere attivata nei luoghi istituzionali,cioè il dibattito in consiglio comunale ora, che non possiamo più fare nulla mi sembra una iniziativa strumentale per lodare la grande sapienza del novello Augusto . Consapevoli della logica democratica e che cioè oggi non ci appartiene la responsabilità del governo, attendiamo con impazienza il nostro turno per rimettere le cose a posto.
Carlo De Marchi


Commenti

3 risposte a “Ancora sul PRG”

  1. Avatar roberta ansuini
    roberta ansuini

    Caro Primo,
    mi sembra molto triste il tuo tentativo pubblico di screditare Carlo come cristiano più che come politico. Dei tuoi 7 punti solo uno entra nel merito delle questioni sollevate, e tra l’altro a mio avviso in maniera molto evasiva ed ancora forse più rivolta alla diffamazione che al tema. Allora per favore risparmiaci le prediche sull’amore cristiano.
    Credo che tu non possa pretendere che, in virtù dell’amicizia che molti di noi nutrono nei tuoi confronti, tacciamo sugli obbrobri imposti a questa città.
    Infine…nessuno dentro Bene Comune ha mai osato schermarsi o proteggersi attraverso il ricorso alla propria fede, o peggio ancora alla conformità alla Chiesa… Lo ritengo un atteggiamento ultimamente molto popolare tra i politici “nazionali” e ancor più disgustoso e pericoloso.. evitiamo di riproporlo a livello locale.
    Il dialogo, confronto e collaborazione che giustamente invochi può essere costruito su basi laiche e attorno alle questioni vere della città. Non sulle intenzioni.
    Con amicizia
    Roberta Ansuini

  2. Avatar Giovanni Tonelli
    Giovanni Tonelli

    Far conoscere le cose dopo che sono state decise e’ solo propaganda politica, non aiuta la conoscenza delle cose o per lo meno e’ assolutamente inutile

  3. Articolo pubblicato sul sito
    http://www.sindacofano.it

    A proposito di un articolo di Carlo De Marchi, apparso su “Il Pungiglione”, periodico della Lista Civica Bene Comune

    NON E’ QUESTIONE DI PRG,
    MA DI METODO E DI PERSONE

    Caro dott. Carlo De Marchi,

    non nascondo che il mio stupore e l’amaro in bocca sono stati grandi quando ho letto il tuo articolo circa la nostra iniziativa pubblica sul Piano Regolatore. Soprattutto per il fatto che ti conosco come mio fratello nella fede cristiana, membro della stessa Chiesa Cattolica fanese e quindi ben al corrente dello stile di accoglienza, amicizia, perdono e stima che deve esserci tra le persone umane, prima e al di là di ogni qualificazione politica, culturale, religiosa, ecc.. Non potendo risponderti a lungo (perché come sai nessuno pubblicherebbe e nessuno leggerebbe!), sintetizzo nei seguenti punti la mia risposta al tuo articolo:
    1) Ti sei permesso di valutare l’incontro senza avervi partecipato, e questo mi sembra metodologicamente e politicamente (oltre che umanamente) scorretto
    2) Nemmeno tu hai capito nulla dello spirito con cui è stato costituito e opera lo “Staff del Sindaco per i rapporti con la città”: il nostro incontro, come tutta la nostra attività, era volto alla conoscenza e alla diffusione della conoscenza del Piano Regolatore (in questo caso). So perfettamente di essere stato “fuori tempo massimo” perché ormai il Piano è stato votato e il dibattito è “passato di moda”. Ma come abbiamo fatto per altre problematiche (come l’aeroporto), noi abbiamo voluto studiare il Piano predisposto e vogliamo farlo conoscere alla città, perché la sua attuazione comincia adesso e il Piano, al di là di quattro slogans, non è conosciuto quasi da nessuno. E il metodo democratico ha come uno dei suoi punti cardine il principio: conoscere per partecipare.
    3) La frase “è meglio che si documenti” è veramente contraria a tutto il nostro esistere e al nostro agire: mentre altri fanno continuamente polemiche e cercano solo di contrapporsi, lo Staff da me coordinato cerca proprio solo di documentarsi, studiare e dialogare, tentando di far incontrare la gente, che in questa città è stata abituata spesso solo ad abbaiare..
    4) Entrando nel merito delle valutazioni, vorrei fermarmi solo sul punto delle piste ciclabili. Alla conferenza non abbiamo detto che sono state votate in consiglio, ma, se ci fossi stato, avresti visto che esiste, nel piano particolareggiato del traffico, la previsione di tutta una serie di piste ciclabili che sono affidate ai prossimi Consigli attuativi del piano stesso. Questo vuol dire che il Piano ha previsto e riservato (intanto) le aree per queste piste. Ora io mi domando: uno che è Consigliere Comunale e che ha partecipato ai dibattiti e alle votazioni del Piano, e non sembra conoscere queste cose, ha letto e conosciuto tutta la documentazione allegata al Piano Regolatore? Sa con precisione quello che prevede? Perché tu capisci, che la questione sarebbe un po’ grave.. Del resto le tue affermazioni che nel Piano manca “qualsiasi riferimento al Verde e alla viabilità” dimostrano chiaramente che non puoi esserti documentato e averlo letto, quando ci sono documenti specifici e dettagliati in merito. Installati a casa l’ArcGis come ho fatto io e vedrai che le cose stanno in modo molto diverso..
    5) Qualunque sia l’entità del Piano Regolatore e la sua valutazione, mai, io credo, si deve scendere ad offendere le persone. E una frase come “sembra una iniziativa strumentale per lodare la grande sapienza del novello Augusto” come può uscire dalla bocca di un cristiano, accolito in chiesa, e impegnato in politica oltre che nelle lotte in difesa della vita? Tu che ti sei incontrato con il Sindaco e lo Staff solo qualche giorno prima, in un incontro di confronto dai toni sereni e pacati, come puoi tentare di gettare fango sul sindaco e su di noi? Al di là di quello che possa sembrare a te e ad altri, io non ho dato vita insieme al sindaco a questo staff solo per essere il suo tirapiedi, ma per aiutarlo e aiutare la città (almeno minimamente) a incontrarsi, conoscersi e conoscere. Io non sono il servo di nessuno, e prova ne sia che non ho percepito e non percepisco un solo centesimo per questa attività di “volontariato politico” unica in Italia, collaborazione (veramente nello spirito della dottrina sociale della Chiesa) tra pubblico e privato.
    6) Dici che il dibattito doveva essere fatto nelle opportune sedi istituzionali. Ora noi (e qui si dimostra che non hai capito niente dello spirito e dello stile dello Staff) non siamo e non vogliamo essere una istituzione. Di dibattito nelle sedi istituzionali ce n’è stato (se siete arrivati comunque a votare il Piano). Ma questo comunque non ci riguarda. E’ ora di fare politica in modo diverso, con grande rispetto delle persone e con grande disponibilità a dialogare e lavorare insieme.
    7) Che poi “attendiamo con impazienza il nostro turno per rimettere le cose a posto” è nel desiderio legittimo di ogni politico all’opposizione. Ma ti ricordo che le costruzioni all’indice di edificabilità fino allo 0.70 (e non lo 0,20 del Piano attuale), per esempio, fanno parte delle decisioni della giunta che aveva il colore che tu appoggi e a cui ti sei “apparentato” fin dal 2004. Ora di slogans elettorali se ne possono creare molti. E chi ci casca, ci casca. Ma sappiamo tutti e due che non basta dire perché poi si realizzi. Intanto sarebbe bene cominciare a cercare strade per collaborare con chi oggi governa, senza dare sempre e solo addosso.. Il perdono cristiano passa anche per queste strade.. E io.. ti perdono, da parte mia, sempre disposto a riprendere il dialogo, il confronto e la collaborazione.

    Primo Ciarlantini
    Coordinatore dello Staff del Sindaco
    per i rapporti con la città

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