Bene Comune fa un plauso alle iniziative del Circolo Labriola

Un plauso alle iniziative del circolo Labriola, al suo ciclo di sei incontri ricco e articolato riguardo agli argomenti trattati, che fa il paio con altrettante analoghe iniziative pubbliche che sta organizzando  Bene Comune..
Diceva Don Tonino Bello: “La politica è arte, cioè programma, progetto, apprendimento, tirocinio, studio. E’ un delitto lasciare la politica agli avventurieri. E’ un sacrilegio relegarla nelle mani di incompetenti che non studiano le leggi, che non vanno in fondo ai problemi, che snobbano le fatiche metodologiche della ricerca e magari pensano di salvarsi con il buon cuore senza adoperare il cervello”
Se la politica è studio ed approfondimento, come diceva Don Tonino, è importante che ci siano occasioni come queste in cui, oltre a trattare i temi amministrativi locali, ci sia l’occasione di analizzare anche temi di respiro nazionale. Infatti troppe volte, oggi, si assiste a superficialità e approssimazione da parte di molti politici nell’affrontare certi temi.

Tra gli argomenti trattati dal Labriola c’è ad esempio quello della “globalizzazione e finanza” previsto  per il 17 novembre, che segue l’incontro di Bene Comune su “il credito è un bene comune” previsto  per l’8 novembre, e quindi il dibattito non potrà che arricchirsi vicendevolmente su un tema che riguarda da vicino molti cittadini, spesso all’oscuro dei delicati meccanismi che condizionano, invece, la nostra vita economica.

Ben vengano, quindi, i sei incontri del Circolo Labriola, in quanto essi possono diventare anche una occasione di “incontro” tra culture  e sensibilità diverse, ma sempre interessate a capire i fenomeni complessi che attraversano la società per farne insieme una sintesi utile a produrre politiche amministrative conseguenti.
D’altra parte non ci può essere timore del dialogo e del confronto quando in campo ci sono identità di partenza chiare e reciprocamente accettate La riaffermazione di una identità culturale, sociale, di elaborazione di un proprio pensiero progettuale, anche dei cristiani in politica, è una esigenza irrinunciabile. (dicevano i relatori – e tra questi Ernesto Galli Della Loggia – nei vari incontri). Come diceva in un recente convegno Ernesto Galli della Loggia, oggi purtroppo la parola identità è spesso legata alla parola separazione, divisione, o peggio ancora esclusione. Niente di più sbagliato. L’identità è ciò che è proprio di ogni cultura. Se l’emergenza di oggi è la mancanza di valori condivisi, ciò è dovuto al fatto che non ci si confronta più tra diverse identità, alla ricerca di una alleanza, ma si passa alla fusione, all’omologazione, alla ricerca della mediazione tout court, anche quando non è necessario. Una alleanza presuppone recuperare il dialogo tra identità, quindi tra soggetti diversi e distinti. Le identità non sono negoziabili come tali, come modo di essere, ma si devono discutere le idee, le proposte che ne scaturiscono. Troppo spesso invece le identità non si parlano più e, quando non vengono annullate, finiscono solo per lanciarsi slogan unidirezionali.

Per questo, noi di Bene Comune, riteniamo che ci sia bisogno che i cristiani riaffermino la propria identità anche in politica, e coltivino spazi in cui possano elaborare una loro originale proposta, da portare poi al confronto ed al dialogo con le altre identità. Questo è il senso del nostro ciclo di sei incontri pubblici, e questo è il motivo per cui parteciperemo volentieri al programma di incontri del Circolo “Antonio Labriola” promossi, fra gli altri, dal prof. Paolo Bonetti.


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