Nell’opinione pubblica i termini “sicurezza” ed “accoglienza” vengono considerati spesso come antitetici. Invece è vero esattamente il contrario: una città è maggiormente sicura quando è accogliente. La prevenzione di qualsiasi forma di disagio, infatti, è fondamentale per creare un clima di vera accoglienza e generare così quella “coesione sociale” capace di far sentire i cittadini al riparo dalle varie forme di violenza. Tenendo conto che non si può considerare mai la povertà, o altri tipi di disagio, un reato o comunque un problema di sicurezza, è bene chiarire che l’accoglienza che esprime una città è sempre la misura principale per capire il suo grado di civiltà ed il livello di una buona o cattiva amministrazione.
Ma cosa si intende per accoglienza? Non certamente un concetto astratto ma, verosimilmente, una pratica quotidiana, concreta e riscontrabile. Così come i genitori vogliono bene allo stesso modo a tutti i figli, ma hanno particolari riguardi e attenzioni a quelli più deboli e in difficoltà, così crediamo debba fare una amministrazione comunale nei confronti dei suoi cittadini. Sono i cittadini più “fragili”, quelli che mancano di casa o lavoro, quelli anziani e non più autosufficienti, quelli malati nel fisico o nella psiche, le persone che vengono da altri Paesi, i ragazzi e giovani che cercano di crescere in una società difficile, i soggetti che devono essere la prima preoccupazione del Comune, a ciò deputato anche dalle leggi che individuano nei servizi alla persona uno dei compiti principali dell’ente locale.
Una città sicura e accogliente è possibile
Commenti
Una risposta a “Una città sicura e accogliente è possibile”
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Bell’intervento, spero non se la prenderà se lo pubblico alla pagina idee e contributi della nostra lista civica (citando ovviamente la fonte)http://liberamentepermontelupone.googlepages.com/ideeecontributi
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