Tra qualche giorno una classe di scuola secondaria superiore di Fano si recherà nella città di Bologna per una visita didattica dalla valenza educativa e formativa. Gli allievi partiranno in treno dalla stazione ferroviaria di Fano, tranne uno diversamente abile in carrozzina costretto ad iniziare il viaggio da Pesaro, in quanto la stazione di Fano presenta molte situazioni difficili e limitate che impediscono la fruizione a tale servizio.
La legge quadro italiana che tratta il problema dell’accessibilità è la legge 13/89 che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l’accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici.
La scuola e la famiglia si propongono di eliminare le barriere culturali, ma occorre rimuovere anche le barriere architettoniche per promuovere l’integrazione sociale insieme a quella ambientale. Tutte le persone hanno il diritto di utilizzare il treno come mezzo di trasporto, soprattutto in occasione di un’uscita scolastica.
La comunità di Fano dovrebbe chiedere alle persone di competenza di adoperarsi affinché anche la stazione ferroviaria della propria città abbia tutti gli strumenti necessari e idonei come quella di Pesaro, per favorire il più possibile una vita indipendente e confortevole a chi è già costretto a sopportare molti disagi in un settore così importante come quello dei trasporti.
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