Tante le donne che ieri si sono incontrare all’APE-ritivo al Caffè Centrale. E’ stato davvero curioso vedere come, di fronte alla bravissima Paola Magi che ha aperto il piccolo evento pomeridiano con due simpaticissimi monologhi, persone diverse e probabilmente anche sconosciute tra loro, accomunate solo dall’essere donne reagissero ai tanti stimoli lanciati. Interessante il percorso, non preparato, che ieri ci è stato offerto. Paola scherzando ci ha fatto pensare prima alle nostre relazioni con gli uomini e poi con il nostro ruolo di “regine della casa” lasciandoci un po’ tutte con la domanda… finisce qui? Ieri sera finalmente si è sentito un no, un no chiaro e forte dalla voce di Carlo De Marchi. Ieri sera finalmente si è detto che le donne servono non solo ai compagni o alle case ma servono alla città. Finalmente qualcuno ha parlato di noi, delle donne che spesso con molti più sforzi dei loro colleghi uomini si stanno spendendo per cambiare i meccanismi di questa città e di tutte quelle donne che ancora non lo fanno in prima linea ma che con il loro quotidiano hanno il vero potere sulla nostra città. Ieri sera finalmente un candidato sindaco si è fatto portavoce delle donne che con le scelte di tutti i giorni già fanno politica nella nostra città, non perché sbandierano in rosa, ma perché scelgono consapevolmente e responsabilmente di far vincere nel loro modo di essere la logica del bene comune, che non è la somma dei singoli beni, ma una prospettiva nuova che ci costringe tutti a spostarci un po’ dal nostro punto di vista certo per aprirci agli altri e chiederci quale è la scelta migliore per la crescita e lo sviluppo di tutta la comunità civile fanese. Finalmente, ieri sera, è stato detto chiaramente che noi donne siamo le più “portate” per natura a far passare questo cambiamento, e che abbiamo questa responsabilità: aiutare tutta la città a mettere da parte le piccole battaglie individuali per far crescere il progetto condiviso della città in comune: un’altra Fano è possibile, grazie anche a noi donne.
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