All’inizio merita evidenziare due cose in contrasto tra di loro. Da una parte levitra pills in eu per affrontare spese non previste della Notte Bianca e della Fano dei Cesari si stornano fondi dall’Ufficio Politiche Sociali mentre dall’altra l’assessore al Bilancio Riccardo Severi assicura, per il futuro, maggior rigore e cioè “meno feste e maggior attenzione a sociale e politiche del lavoro”. Nel frattempo a noi risulta che vi sia una lista d’attesa non soddisfatta di interventi a domicilio per ammalati e per portatori di handicap. Ma andiamo oltre ed occupiamoci delle feste in programma verso la quale da parte nostra non c’è una pregiudiziale contraria salvo due precisazioni qui di seguito richiamate. Da una parte abbiamo l’esigenza di sapere quante risorse pubbliche derivanti dal bilancio comunale saranno destinate a questi due eventi e conoscere poi se e quante ulteriori spese saranno coperte da sponsorizzazioni private. Riteniamo infatti che eventi del genere debbano essere frutto del coinvolgimento della città, degli operatori economici e quindi anche di loro od altrui sponsorizzazioni. L’altro aspetto riguarda la vendita di alcolici. Vi è infatti il rischio che la Notte Bianca diventi per molti giovani una sorta di iniziazione all’alcol. Allora lanciamo una proposta al sindaco Aguzzi: preveda questa eventualità, disciplini con un’ordinanza la vendita di alcolici in tutto il territorio comunale e preveda, in aggiunta, un’attività di controllo dell’autorità pubblica perché ci sia un sano divertimento e non ci si debba trovare il giorno dopo a fare polemiche scontate e con successive assicurazioni di rimediare per il futuro. Prevediamo prima. Ben venga invece quanto dichiarato: musica, spettacoli culturali, magia, sport, sfilate di abbigliamento e serate a tema. Di questo non abbiamo timore. –
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3 risposte a “Notte bianca: divertimento o sballo?”
Trimalcione, Notte Bianca, Fano dei Cesari, interessante trittico di feste ma ci si è dimenticati che quest’anno ricorre il bimillenario dell’Arco d’Augusto. Si poteva coinvolgere il ministro Bondi [lo dico per Carloni, gli avrebbe fatto una pubblicità enorme, mentre a me Bondi -comunista- fa orrore], insieme all’Università di Urbino, alle agenzie di promozione del turismo, alle associazioni di categoria del turismo, le città europee gemellate con Fano e organizzare una manifestazione di ampio respiro culturale e turistico che poteva durare un anno intero. Invece il Carloni passerà tutto in cavalleria con mezz’ora di luci e faretti davanti all’arco d’augusto la notte della fano dei cesari.
Che miseria, che pietà, che miopia politica. Questo si vorrebbe candidare alle regionali?
Per far cosa?
Portare i suoi 4 dj che l’hanno aiutato per le comunali?
Ma per piacere………….
Il messaggio di questa linea politica è chiaro: “A che cavolo servono i fondi per il sociale e l’istruzione facciamo feste e sborgne che tanto i fanesi vogliono questo”. Vogliono questo fintanto che si lavoricchia e le banche coprono i debiti, poi che Dio ce ne scampi, se la crisi andrà nella direzione che economisti illustri ci stanno presentando ci sarà da divertirsi con questa giunta!
Secondo me questa giunta rimarrà famosa nella storia di Fano per le feste, la chiameremo “la giunta delle sborgne”.
In compenso 8 degli 11 consiglieri dell’opposizione fanese hanno deciso che il consiglio fanese deve essere perfettamente in linea col parlamento italiano e vogliono fondare un’opposizione nulla che da “PDmenoelle” vuol essere incoronata a “PDnulla”.
Forse anche al “PDnulla” piacciono le feste…avanti così…
Sintetiche considerazioni:
1 Stornare fondi, di questi tempi, dalle politiche sociali per notte bianca indica quale sensibilità amministrativa e quale retroterra culturale sia proprio di questa giunta.
2 Affermi “Da parte nostra verso le feste non c’è pregiudiziale”. Qualche pregiudiziale la porrei se i soldi delle politiche sociali vanno al vincitore del Grande Fratello e alla sua compagna. Capisco che passare dal premio Nobel a Berisha (?) possa significare un tentativo di estensione del Bene Comune, come lo intende il Pdl, ma sarebbe anche ora di segnare dei distinguo e non appiattirsi nella ricerca del consenso. Al di là delle visioni messianiche di nuove prospettive economico-turistiche, c’è la volontà di marcare il proprio territorio (elettorale) da parte dei giovani assessori. Gli uni alimentano l’altro e viceversa. Bisogna spezzare questa perversa catena. E quando Severi cita le politiche del lavoro, chiedo a lui e alla “Tua Fano”, cosa dice dei tagli della Gelmini alla scuola pubblica?. E soprattutto del fatto che la Gelmini ci impedisce di insegnare nelle province autonome del nord, avendo come ideale il bossiano maestro lombardo? E’ la stessa linea politica: qui facciamo le feste e ci impacchiamo col nostro elettorato delle libertà, là diamo mazzate ad un elettorato che si presume contrario alla nostra libertà festaiola.