“Les jeux sont faits….. rien ne va plus!!” immaginiamo sarà questa la frase con la quale il Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale VI, Davide Del Vecchio, che vede come capofila il Comune di Fano, esporrà le iniziative proposte nel Piano Triennale di Zona e nei Piani Attuativi Annuali da presentare in forma definitiva entro il prossimo 28 Febbraio alla Regione Marche, che da tempo ha licenziato delle dettagliate Linee Guida.
La stesura dei Piani di Zona compete all’Ambito Territoriale che per poter usufruire dei pochi fondi messi a disposizione per la promozione e la realizzazione del sistema integrato dei servizi territoriali, dovrà dare una lettura della situazione esistente, redigendo un accurato e aggiornato Profilo di Comunità, per programmare tutte le iniziative future.
Questo complesso compito di lettura e ascolto del territorio va necessariamente fatto con il contributo di quella che la Regione definisce la Rete Sociale, che oltre che essere composta da tutti i soggetti pubblici e privati, (Amministratori, Operatori pubblici e privati, rappresentanti della Sanità Locale, delle Associazioni di volontariato e delle Famiglie) che a vario titolo si occupano di quello che viene definito il terzo settore, vede tra i protagonisti attivi tutti i singoli cittadini interessati a partecipare al lavoro di concertazione, consultazione, co-progettazione ed in particolari casi di co-gestione dei servizi.
Il passaggio cruciale che si giocherà nella definizione dei Piani di Zona riguarda l'integrazione socio-sanitaria, in “soldoni” quali ruoli e competenze vanno ripartiti fra i vari soggetti, che responsabilità spettano all'uno o all'altro operatore ed al cittadinostesso, nella presa in carico di situazioni di difficoltà sempre più complesse.
I tavoli serviranno a definire anche le regole del gioco quando si tratta di integrazione negli interventi socio-sanitari che interessano i minorenni con problematiche personali e familiari, i disabili, chi ha un disagio psichico, gli anziani e tutti quei cittadini non autosufficienti e coloro che sono affetti da problemi di dipendenza patologica come quella da droga, da alcool e sempre più frequentemente da gioco.
Tutto questo sarà possibile nella misura in cui queste iniziative verranno rapidamente messe in cantiere prima che sia troppo tardi, dando la garanzia di un confronto vero e non soltanto di facciata, fatto nei tempi e nei modi indicati dal Comitato dei Sindaci, dalla Regione e dalla legge quadro 328/00.
Vista l’abolizione delle circoscrizioni, il crescente distacco tra politica e cittadini, e di conseguenza il bisogno sempre più profondo di favorire la partecipazione e il protagonismo nella vita pubblica, in qualità di rappresentanti di una lista civica, che come tale vuole connotarsi, richiamiamo alle proprie responsabilità il Presidente del Comitato dei Sindaci e la Coordinatrice dell'Ambito Territoriale dell’Ambito Territoriale VI, perché non lascino morire nel silenzio una delle ultime iniziative di vera partecipazione attiva da parte dei cittadini alla costruzione del bene comune.
Chiediamo che la convocazione dei tavoli di lavoro per la stesura del Piano di Zona, sia preceduto da un avviso pubblico a tutti i cittadini dell’Ambito Territoriale Sociale e non soltanto a coloro che si sono già prefigurati la spartizione della magra torta dei finanziamenti relativi alla prossima annualità.
Lista Bene Comune –