La Commissione Consiliare garanzia e controllo incontra Mattioli di ASET


Alla riunione sono stati presenti i consiglieri: Luciano Benini, Marco Cicerchia, Christian Marinelli, Luca Stefanelli, Floriano Bellucci, Carlo De Marchi, Pierino Cecchi.

Sono intervenuti il Presidente dell'ASET Giovanni Mattioli, Stefano Sartini dirigente dell’Igiene Ambientale e ing. Sandro De Rosa direttore tecnico della discarica di Monteschiantello.

In apertura ho affermato che una seria politica dei rifiuti dovrebbe puntare a “rifiuti zero” attraverso la messa in pratica del principio delle quattro R: Ridurre – Riutilizzare – Riciclare – Recuperare.

Ho poi fornito i seguenti dati:

Obiettivi di raccolta differenziata indicati nella Legge:

45% nel 2008     50% nel 2009     55% nel 2010     60% nel 2011     65% nel 2012


La L.R. 20 gennaio 1997, n. 15, all’art. 2, comma 1 lettera e), stabilisce che il conferimento in discarica di rifiuti solidi urbani e assimilati è soggetto ad un tributo pari a 0.020 Euro/kg, aumentato a 0,024 Euro/kg dal 1/1/2010 in base all’art. 205 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152.


All’art. 2 bis, comma 1., la medesima legge stabilisce i seguenti sconti:

Superamento del livello di Raccolta differenziata rispetto alla normativa statale – Riduzione del tributo

da 0,01% a 10% – 30%

10% – 40%

15% – 50%

20% – 60%

25% – 70%.


  • Nel 2008 il Comune di Fano ha dovuto pagare alla Regione un tributo di circa 575 mila Euro. Se
    avesse raggiunto il risultato di Senigallia, avrebbe avuto uno sconto del 40% e quindi avrebbe pagato 230 mila Euro in meno. Se avesse raggiunto il risultato di Porto S. Elpidio avrebbe pagato 400 mila Euro in meno.
  • Nel 2009 stessa cosa, ma siccome c’è un aumento del tributo del 20% vanno aggiunti altri 150 mila Euro di tributi.
  • Porto S. Elpidio (15 mila abitanti) è oltre il 60%, Serra de’ Conti (4 mila abitanti) è intorno all’80%.
  • Fabriano in meno di 1 anno è passato dal 13% del 2008 al 70% del 2009.

Benini fornisce poi un grafico dell’andamento della raccolta differenziata a Fano, Pesaro e Senigallia dal 2001 al 2008.

Sia il Presidente Mattioli che i tecnici che lo accompagnano confermano l’esattezza di tutti i dati forniti.

Benini chiede come mai Fano è così indietro sulla raccolta differenziata rispetto a città vicine di analoga grandezza, e come mai si disattenda la Direttiva 2008/98 dell’Unione Europea che raccomanda l’implementazione spinta della raccolta differenziata porta a porta..

Mattioli risponde che anche ASET era in grado di partire subito con una raccolta differenziata spinta, ma poiché i costi sono più alti e occorreva far cambiare abitudini ai cittadini la giunta ha dato indicazioni di procedere lentamente. ASET ha presentato recentemente un progetto al Comune di Fano che prevede il potenziando della raccolta porta a porta, ma i cittadini non collaborano molto. Sia Mattioli che i suoi tecnici dicono che occorrerebbe partire subito con una raccolta differenziata spinta su tutto il territorio, perché se ci si limita ad alcune zone non funziona bene.

Sartini dice che nel 2010 andrà a regime la raccolta della carta.

Benini fa notare che gli unici settori in cui Fano è meglio di Pesaro e Senigallia sono quelli sulla raccolta differenziata degli indumenti (grazie ad un accordo di molti anni fa fra ASET e la Cooperativa Sociale Gerico) e nel settore degli ingombranti (grazie ad un accordo fra ASET e la Cooperativa Sociale I Talenti) e che quindi andrebbero incentivati accordi fra ASET e Cooperative sociali per il recupero e riutilizzo di materiale che altrimenti finiscono in discarica. Mattioli afferma di essere d’accordo.

Non c’è nessuno studio di fattibilità della raccolta porta a porta estesa a tutta la città, che valuti quali spese in più comporti e quale strategia economica necessiti di uscita dalla raccolta attuale a quella porta a porta, come ad esempio la vendita camion raccolta, acquisto nuovi camioncini, vendita del prodotto differenziato o eventuale implementazione di impianti di riciclo o consorzi con altri comuni. Mattioli ribadisce che ASET non ha compiti di politica di riduzione dei rifiuti, compito che spetta alla giunta, ma solamente di esecuzione delle indicazioni della giunta.

Benini chiede se ASET conosca l’esperienza della Società Centro Riciclo Vedelago che gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero di materiali. Mattioli risponde di non essersene mai interessato perché il Comune non ha mai dato indicazioni in quella direzione.

Benini chiede se il Comune non ha fissato qualche obiettivo ad ASET, al raggiungimento del quale scatti l’indennità di risultato per il Presidente di ASET e per i dirigenti. Mattioli dice che il Comune non ha dato nessun obiettivo e quindi gli obiettivi sono dati internamente ad ASET stessa.

Sartini e De Rosa dicono che grazie al recente ampliamento della discarica di Monteschiantello ora la capacità residua è di circa 900 mila metri cubi. Poiche il Comune di Fano conferisce rifiuti solidi urbani con un ritmo di 35 mila tonnellate all’anno, Mondolfo, S. Costanzo, Monte Porzio e Cartoceto ne portano altre 14 mila cui occorre aggiungere 10 mila tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, se non cambia la politica sui rifiuti fra 12 anni la discarica di Monteschiantello sarà satura.

Benini afferma che poiché oggi è impensabile aprire una nuova discarica ed ancor peggio pensare agli inceneritori, occorre partire subito con una grande campagna di sensibilizzazione della popolazione (come ha fatto Fabriano che in un anno è passato da 13% al 70% di raccolta differenziata): propone di mettere sulla busta delle bollette dell’igiene ambientale il numero “-12” a significare gli anni che mancano alla chiusura della discarica, aggiornando questo dato in base all’andamento della raccolta differenziata.

Sartini e De Rosa dicono che il costo effettivo del conferimento in discarica dei rifiuti è di 104 Euro a tonnellata nel 2010.

In più ASET paga ogni anno al Comune di Fano 1 milione 650 mila Euro all’anno di canone.

Mattioli afferma che il bilancio 2009 di ASET sarà discreto anche se, rispetto al passato, è più difficile da un punto di vista finanziario.

Mattioli comunica che sta per essere realizzato un impianto di compostaggio che costerà 15 milioni di Euro e che servirà le vallate del Cesano e del Metauro. Sarà posizionato dentro la discarica di Monteschiantello e produrrà anche metano.

Luciano Benini

Presidente della Commissione Consiliare garanzia e controllo