Il fine settimana del 24 e 25 aprile è iniziata in tutta Italia la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua. In centiania di piazze italiane sono stati allestiti i banchetti che hanno raccolto, in 2 giorni, oltre 100mila firme. La raccolta continua fino al 4 luglio, l'obiettivo che il comitato promotore si è posto è quota 700mila. L'anniversario della Liberazione dal nazifascismo è stata occasione per chiedere la liberazione dell'acqua dal mercaro e dal profitto. Ed è stato solo linizio.
Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
Per conservarlo per le future generazioni.
Perché si scrive acqua ma si legge democrazia
Prossimi banchetti a Fano
Lunedì 24 maggio, ore 20:00 – Ristorante “Pesce Azzurro”, Festa delle Acli
Mercoledì 26 maggio, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Sabato 29 maggio, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Domenica 30 maggio, ore 10:00 – Fenile, Centro Commerciale
Domenica 30 maggio, ore 16:00 – Centro, Gabuccini
Mercoledì 2 giugno, ore 10:00 – Aeroporto, Festa del Parco
Sabato 5 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Domenica 6 giugno, ore 16:00 – Mare, Faro-Ponte Girevole
Mercoledì 9 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Sabato 12 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Domenica 13 giugno, ore 16:00 – Mare, Faro-Ponte Girevole
Mercoledì 16 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Sabato 19 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Domenica 20 giugno, ore 16:00 – Mare, Faro-Ponte Girevole
Mercoledì 23 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Sabato 26 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Domenica 27 giugno, ore 16:00 – Mare, Faro-Ponte Girevole
Mercoledì 30 giugno, ore 10:00 – Centro, Gabuccini
Approfondimenti
I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.
Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.
Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.
Commenti
3 risposte a “L’acqua non si vende! Firma anche tu!”
Ci vogliono togliere tutto anche
l’acqua bene essenziale della vita!Che questo sopruso non sia mai
permesso.
L’acqua è un bene comune, ma è anche la salvezza della vita di tutti gli esseri umani; ritengo tale bene un bene pubblico.
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Ci sarà anche la mia firma