A fronte dell’improvvisa indisponibilità del candidato sindaco ad accettare il sostegno formale della nostra lista, pena il mancato accreditamento della lista da parte del Movimento 5 Stelle e di fronte all’ipotesi andare da soli con un candidato sindaco, riducendo così le speranze di dare finalmente alla città la possibilità di un governo realmente innovatore, a grande maggioranza, la nostra assemblea ha deciso di rinunciare e di non presentare una propria lista in questa tornata elettorale, ma di confermare l’alleanza con Fano a 5 Stelle aderendo all’offerta formalmente avanzata dal candidato sindaco di presentare alcuni nostri candidati all’interno della loro lista.
Ci siamo ritrovati davanti una scelta non facile. Che però abbiamo avuto la fortuna di poter fare di buon animo, come dimostra la larga maggioranza con cui la nostra Assemblea ha deciso di non presentare una propria lista e di confermare l’Alleanza con Fano a 5 Stelle. Abbiamo avuto tre motivi validissimi. In primo luogo la loro lealtà: davanti a questa situazione Fano a Cinque Stelle ci ha aperto la sua lista e garantito pari dignità. In questa maniera ha ribadito la loro considerazione per il nostro valore e la nostra presenza, a prescindere da ogni calcolo numerico. In secondo luogo la certezza che nessun simbolo può valere quel progetto di città che cinque anni fa abbiamo cominciato a pensare e costruire insieme e che i nostri due consiglieri, dai banchi dell’opposizione hanno continuato a portare avanti, congiuntamente, di fronte alle gravi inadempienze della giunta, negli impegni legati alle grandi contese per i vari referendum, per l’ospedale, il PRG, l’aeroporto, il progetto zuccherificio , …..
La presenza di un simbolo può sembrare una formalità. Siamo così abituati all’abuso di simboli, molti dei quali non durano che lo spazio di una campagna elettorale e che servono esclusivamente a raccattare qualche centinaio di voti. Per noi non è così. Le nostre api in volo hanno sempre rappresentato un’idea di politica e una visione di città che hanno accompagnato, ben prima della nascita di Bene Comune, la vita individuale di molti di noi. Dentro quelle api stava una città che potesse essere vissuta come “bene comune”, a partire dai più fragili.
D’altronde etimologicamente, i simboli nascono per “mettere insieme” (symballo) non per dividere. Infine la consapevolezza che solo se Hadar diventerà sindaco avremo una Fano dove l’acqua e i rifiuti rimarrano pubblici, perchè sappiamo bene che sia Sanchioni che Seri li privatizzeranno, una Fano che non sprechi i soldi per interessi di pochi o per incapacità dei suoi amministratori, una Fano che sappia sfruttare tutte le competenze e le risorse che ha e metterle a servizio della crescita della città, attraverso dinamiche vere di partecipazione, una Fano dove rinasca una progettualità della città e del suo territorio, parchi, piste ciclabili, progetti a medio-lungo termine, non legati ad un orizzonte breve di consenso elettorale
Nessuno degli incontri previsti per la nostra campagna elettorale sarà dunque messo da parte. A partire da quello dell’8 marzo che si terrà nella Sala del Consiglio Comunale alle ore 17 sul tema “Energia per l’edilizia e per il lavoro”. Sarà presente il nostro candidato sindaco Hadar Omiccioli.
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