Sono alcuni spunti di riflessione che come direttivo uscente abbiamo elaborato IN PREPARAZIONE DELL’ASSEMBLEA DI SABATO 7 MARZO
o Per BC la scelta civica definita 12 anni fa è “una visione della vita politica alternativa , ma anche di stimolo (ci siamo sempre definiti “sabbia negli ingranaggi”) al sistema dei partiti, e si propone di unire gli abitanti di una collettività intorno ai valori positivi della vita associata, aggregando individui che, provenienti da diversi ambiti sociali, collaborano per raggiungere un obiettivo comune legato alla tutela ed alla gestione dei beni appartenenti alla stessa comunità.”, quindi va oltre alla pura presenza consigliare.
o Più volte ci siamo detti che BC non deve esistere tanto per esistere, ma debba darsi uno sguardo che sappia trovare un bandolo in questa matassa che è oggi il posto in cui viviamo.
Con queste premesse e con questi i quesiti, che ci hanno visto dibattere anche nella Assemblea di novembre, dobbiamo rispondere sabato, se riteniamo importante mantenere per BC un ruolo di rappresentanza politica nel dibattito cittadino.
In queste settimane il gruppo di lavoro, costituito attorno al consiglio Direttivo, e che si è impegnato per la preparazione dell’Assemblea, è arrivato alla conclusione della necessità, di aprire una nuova fase della nostra esperienza. Una fase orientata a favorire stretti rapporti con tutti i movimenti di cittadinanza attiva,in spirito di collaborazione e condivisione; della necessità di una presenza significativa che potrebbe passare attraverso una sorta di “laboratorio politico” che all’interno di questa crisi di rappresentanza, di astensionismo e di stato liquido della politica che stiamo vivendo, sia capace di recuperare alcune “idee” e alcune figure della nostra città.
Quello che si immagina è un ruolo specifico ed originale, complementare e non conflittuale con altre forze, assolutamente libero ed autonomo, capace di invertire la situazione usuale in politica e cioè di poter rendere partecipante chiunque lo desideri. Una strada di collaborazione e di condivisione, nel rispetto dei ruoli, delle competenze, delle storie e dei contesti. Mi piace chiamarla l’etica del servizio: dove ti metti al servizio di un progetto, non metti il progetto al tuo.
Un laboratorio politico che potremo continuare a chiamare “FanoProgettaFanoLAB” quale luogo aperto e condiviso a tutti i soggetti che vorranno realizzarlo con il fine specifico di affrontare e rispondere concretamente alle problematiche della città e costruire insieme a tutti i fanesi di ”buona volontà” un’ IDEA di CITTA’. Una rete, dunque, tra persone ed associazioni a beneficio della città e dei nostri territori”.
Il concetto di laboratorio ha l’obiettivo di arricchire il dialogo politico e le relazioni tra le realtà di cittadinanza attiva e perché no anche le forze tradizionali della politica.
Individuato il metodo, il gruppo di lavoro ha inteso anche orientare la rotta di questa “navigazione” riportando al centro della propria iniziativa i temi che hanno orientato sin dagli inizi il nostro impegno “la salvaguardia e il corretto sviluppo dei beni comuni”, da quelli ambientali (acqua, risorse energetiche, rifiuti, verde pubblico, mare) a quelli antropologici (welfare,sanità,cultura, programmazione e decoro urbano); ponendo particolare attenzione tra i tanti aspetti della realtà sociale al Terzo Settore (associazionismo, cooperazione, volontariato).
E tutto questo con l’impegno di un’adeguata strategia comunicativa, che sfrutti i canal i tradizionali della informazione (giornali,radio,televisione), le nuove tecnologie informatiche e, in accordo con l’Associazione L’ALVEARE, realizzi almeno due eventi all’anno, di qui alle prossime elezioni amministrative sui temi che il Laboratorio di volta in volta avrà approfondito.
Il direttivo inoltre propone la creazione di una sorta di staff di consulenti (non istituzionale) di aiuto e sostegno alla presidenza e al direttivo. Per ora in particolare con specifiche competenze riguardanti, le politiche sociali ed il terzo settore, le politiche dei Beni Comuni, la programmazione ed organizzazione delle attività dei laboratori, la comunicazione.
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