E’ iniziato in questi giorni un confronto tra tutte le forze di centro-sinistra e Bene Comune. L’obiettivo è verificare se sia possibile un progetto comune in vista delle elezioni amministrative del 2009.
Noi auspichiamo che ci sia tra tutte le forze politiche un dialogo franco e sincero, con una disponibilità all’ascolto reciproco e con il desiderio di comprendere le motivazioni alla base delle rispettive posizioni.
Vogliamo però dire con chiarezza che non faremo sconti su alcuni principi e alcuni temi che riteniamo fondamentali. Essi sono:
1) la promozione e la difesa dei beni comuni, e la non praticabilità di alcuna forma di privatizzazione (tra i beni comuni ci sono l’aria, l’acqua, l’istruzione, l’informazione, la famiglia, la cultura, ecc.);
2) la tutela della salute, e quindi la costruzione di un programma di sanità che non persegua logiche aziendaliste, ma che ponga al centro i bisogni del cittadino;
3) l’urbanistica non più intesa come un continuo consumo del territorio ed un modo per far quadrare i bilanci comunali (con gli oneri di urbanizzazione, l’Ici, ecc.) ma una modalità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, con più verde, meno traffico, più risparmio energetico e delle altre risorse naturali.
Ci teniamo, inoltre, a precisare che affrontiamo questo confronto, e l’eventuale successivo tentativo di costruire un programma comune, in maniera assolutamente laica. Non porteremo, cioè, in questo confronto, i nostri principi derivanti dalla fede cristiana, ma principi etici universali (es. la pace, il rispetto della vita umana, l’accoglienza, il sostegno e la protezione dei più deboli, la democrazia economia, la solidarietà, ecc.). Infatti, alcuni valori, che per noi provengono dall’insegnamento della dottrina sociale della chiesa, sono altresì valori umani condivisi anche da non credenti, in quanto sono al servizio dell’uomo e perseguono l’obiettivo di migliorare la nostra società umana.
E’ nostra intenzione pertanto accettare quelle mediazioni sulle modalità di tradurre questi valori in provvedimenti amministrativi, al fine di accogliere tutte le sensibilità e le istanze pluraliste presenti nel nostro contesto locale, purchè non contraddicano i principi stessi.
Infine non faremo sconti neanche sulla individuazione della futura classe dirigente che dovrà essere coerente e credibile con i programmi ed i principi che andremo insieme a definire. –