Prendiamo atto delle numerose dichiarazioni fatte in questi giorni da componenti della Giunta e dai segretari dei partiti di maggioranza fanesi che nei 35 ettari del campo d’aviazione si farà solo il parco. Non abbiamo motivo di dubitare sulla veridicità di queste dichiarazioni. Anche perché se non dovesse accadere sarebbe comunque ai cittadini che ne dovrebbero rispondere, e non semplicemente a noi.
Siamo anche convinti che il parco può tranquillamente coesistere con l’aeroporto, come dichiarato da costoro in diverse occasioni. Il problema da chiarire, a questo punto, è quale aeroporto.
Noi di Bene comune abbiamo sempre sostenuto che l’attuale aeroporto va bene così com’è. Possono essere accettabili interventi per una sua migliore sistemazione (vedi recinzione) o per un eventuale miglioramento della sicurezza. Ma non ci sono motivi per un suo ampliamento, né tantomeno per la costruzione della pista in cemento.
Infatti l’asfaltatura non appare indispensabile per gli aerei che usufruiscono attualmente dell’aeroporto, ma diventerebbe invece necessaria per fare atterrare gli aerei a reazione. In questo caso nascerebbero ulteriori problemi, finora ci pare assai poco considerati. Il primo problema è di tipo acustico, dal momento che con gli aerei a reazione il rumore aumenterebbe sensibilmente. Il secondo è di tipo ambientale: con la costruzione di una pista in cemento riteniamo che non si possa escludere la possibilità di inquinamento delle acque a causa dell’esistenza di una falda superficiale. C’è uno studio che ipotizza la presenza di uno o più canali di collegamento tra fiume Metauro e i 5 pozzi dell’aeroporto. In questo caso lo studio – per una eventuale pista in cemento – suggerisce di prevedere fin dalle eventuali fasi di progetto, misure per minimizzare ogni rischio di inquinamento delle acque. Il terzo problema è di tipo climatico: la cementificazione prevista – per le sue dimensioni – sicuramente modificherebbe il micro-clima della zona, interferendo altresì negli attuali equilibri della fauna e della flora del territorio.
Infine c’è il problema economico. Una pista in cemento necessiterebbe di maggiori e più costosi interventi di manutenzione, rispetto a quella attuale, e con maggiori dotazioni infrastrutturali ed antincendio. E qui entra in ballo il ruolo del Comune di Fano. Infatti nella società di gestione dell’aeroporto, oltre alla Camera di Commercio ed alla Provincia, c’è – appunto – il Comune di Fano il quale, se accettasse di assecondare il potenziamento, non potrebbe poi far mancare, in quanto socio, le risorse necessarie. E l’assegnazione di risorse comunali sarebbe per noi inaccettabile, visto che del potenziamento ne usufruirebbero solo pochi imprenditori.
Noi valutiamo tutto questo come uno spreco inutile, senza un adeguato ritorno per la città inteso come sviluppo economico dimostrabile. A questo proposito ricordiamo i risultati dello studio SVIM che bocciava la necessità di questo potenziamento con dati precisi, che oggi sembra che tutti quanti abbiano scordato.
Oltre tutto appare incoerente in un periodo come quello attuale nel quale chi amministra lamenta carenza di risorse a disposizione, ed ha di recente aumentato le tasse. Noi pensiamo che Fano abbia al momento altre priorità alle quali indirizzare le risorse disponibili (scuole, servizi e strutture socio-sanitarie, interquartieri, ecc..).
In ogni caso, siccome non vogliamo passare per chi si oppone allo sviluppo a priori, chiediamo due cose: la prima che si dimostrino con dati inconfutabili i vantaggi economici di un potenziamento dell’aeroporto (non bastano i pareri positivi di tre commercianti del Vallato); la seconda è che si senta una buona volta il parere dei cittadini su questa vicenda con un apposito referendum.
La posta in gioco è troppo importante e, qualora si volesse procedere in questo senso, esso dovrebbe essere legittimato da un consenso generale esplicito.
Parco e Aeroporto possono coesistere, MA SENZA PISTA IN CEMENTO
Commenti
2 risposte a “Parco e Aeroporto possono coesistere, MA SENZA PISTA IN CEMENTO”
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Il Comune ha investito diversi miliardi nell’aeroporto;il bilancio
della Fanum Fortunae non viene mai pubblicizzato per vedere quanti dei ricavi dalle attività svolte vanno in compensi degli operatori della società e quanto ritorna agli enti proprietari delle strutture.
Questa Giunta ha finora portato solo aumenti di spesa per i cittadini ed ipotecato pesantemente i bilanci futuri:
– Aumento dell’ICI sulla prima casa 20% che sale al 30 e più se si considera che la quota in esenzione
non è parimenti aumentata.
– Aumento della tariffa ASET rifiuti con effetto retroattivo(paradosso giuridici)
– Aumento della tariffa ASET acqua sempre con effetto retroattivo.
– Nuovo aumento tariffa ASET rifiuti.
– Anticipazione al primo triennio di buona parte del canone ventennale dovuto da ASET Holding per la gestione delle Farmacie Comunali.
Il Sindaco minaccia azioni legali con i nostri soldi non con i suoi.
SONO STUFO DI SENTIRMI IN TASCA LE MANI DI AGUZZI!!!!!!! -
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Quando parliamo di parco cittadino scordiamo sempre che uno, seppur piccolo ma comodo e agevole, lo abbiamo già. Anzi, lo avevamo: è quel che resta dei Passeggi!
Il Parco và progettato, realizzato, mantenuto. Già oggi non siamo in grado di manutenere dignitosamente l’unico polmoncino verde di cui disponiamo e nel quale è assolutamente rischioso e controindicato portare i bambini a giocare. Chi ci assicura che il futuro “Parco” non farà la stessa fine?
Perchè non investire a breve, brevissimo, nella risistemazione dei Passeggi? Perchè non concedere alla cittadinanza bambina e non solo l’onore di giocare in un posto pulito e sicuro che già hanno ma che è stato completamente abbandonato?
Poi, se siamo in grado di fare almeno questo, ben venga il “Parco”…..
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