Ispezione del Ministero dell’Interno… Aguzzi non risponde.

Ormai la città di Fano conosce le abilità del sindaco Aguzzi, la sua esperienza politica, la sua capacità di uscire dalle situazioni sfavorevoli sviando, in vari modi, dai problemi posti.
Quello che è successo però il 20 aprile ad una interpellanza posta da Carlo De Marchi non lo avevamo ancora visto.
Fare rispondere il segretario comunale (Giorgio Cigna) al posto suo, non sapendo come rispondere, non ce lo aspettavamo.
De Marchi aveva chiesto di avere notizie su come aveva risposto il comune di Fano all’ispezione del Ministero dell’Interno (24 irregolarità contestate nel marzo 2008 relative ad un’ispezione risalente a giugno 2007).
Il sindaco aveva risposto al Ministero? E come? E se aveva risposto, perché la città non era stata posta o conoscenza delle risposte?
Abbiamo così appreso che il sindaco non ha ancora fornito le controdeduzioni agli ispettori.
In consiglio comunale Aguzzi si era impegnato a rispondere nell’autunno 2008. Assicurazione ottimistica rilasciata all’opposizione.
E’ vero che le contestazioni ministeriali sono impegnative e molte relative a situazioni indifendibili. Così, in difficoltà nel rispondere, il comune ha chiesto una consulenza esterna. La consulenza è stata fornita (quando? se è lecito sapere), ma l’amministrazione sta ancora pensando a come rispondere ai rilievi.
Ma la cosa che ci ha sorpreso è stato il modo di svicolare del sindaco, dire in sostanza che non voleva rispondere lui perché “non c’è nulla di politico” nei rilievi ministeriali.
Vorrà dire che aspetteremo che un nuovo sindaco risponda alla città quello che si poteva sapere oggi (e non sarebbe stato male che i cittadini sapessero, prima del voto, le risposte alle 24 irregolarità segnalate dagli ispettori con tanto di riferimenti normativi della violazione).
Questa vicenda a nostro avviso evidenzia:

  1. una inadeguatezza delle due amministrazioni che si sono alternate in questi 10 anni e che sono responsabili delle irregolarità (alcune risalenti all’amministrazione precedente sono continuate con il centrodestra);
  2. l’incapacità di dare risposta in tempi ragionevoli essendo passato oltre un anno dalla contestazione formale;
  3. la mancata assunzione di responsabilità politica ed anzi il chiaro tentativo di scavallare il giudizio degli elettori;
  4. che i problemi sollevati dagli ispettori sono eminentemente politici (es. irregolare accertamento del canone aset ed impatto sulla tariffa di igiene ambientale, irregolarità nel conferimento degli incarichi di consulenza, illegittimità nella corresponsione di emolumenti, ecc..);
  5. la mancanza di trasparenza di questa giunta perché fin dall’inizio si è addirittura voluto nascondere la relazione ministeriale, poi inserita da Bene Comune nel suo sito ed ancora lì a disposizione di chiunque.

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