Badanti, famiglie e decreto sicurezza

Maurizio Tomassini: “Per le persone con gravi disabilità il nostro Paese non ha un sistema di rete di servizi capaci di rispondere ai loro bisogni. . La famiglia rimane purtroppo molte volte sola ad affrontare situazioni di emergenza e in questi anni si è consolidato anche nel nostro territorio un “welfare fai da te” che vede le assistenti famigliari (badanti) rappresentare uno dei pilastri del sistema dei servizi domiciliari per le persone anziane non autosufficienti. Premetto che non entrerò nella disamina del “cosiddetto decreto sicurezza” approvato con ripetuti voti di fiducia dal parlamento. L’Ismu (un Istituto accreditato a livello nazionale e riconosciuto dalla UE) stima le assistenti famigliari (badanti) irregolari in Italia 650.000 mila e buona parte di queste lavoratrici, indispensabili per reggere la domiciliarità, rischia di restare fuori dal ripescaggio del decreto flussi del 2008. Nella nostra città le assistenti famigliari (badanti) sono 800/900 di cui il 40% irregolari circa 250 lavoratrici straniere. L’assistente famigliare che sarà sorpresa senza il diflucan generic permesso di soggiorno riceverà un decreto di espulsione e parallelamente partirà un procedimento penale verso il giudice di pace. Le assistenti famigliari (badanti) in molte famiglie sono state già oggetto di tentativi di regolarizzazione andati per una parte a vuoto. Questi dati sono già in possesso con nomi cognomi e indirizzi dei competenti uffici perc>Social Networking On Squidoo.

hé le domande sono state registrate. E’ chiaro che una parte di famiglie trova vantaggi nel lavoro non regolare in quanto ha meno costi da sostenere ma tante altre, pur volendo regolarizzare il rapporto di lavoro, sono impossibilitate a farlo.
Da tempo organizzazioni sindacali, patronati e enti locali chiedono una corsia preferenziale per fare uscire il sommerso per una maggior tutela delle nostre famiglie e delle lavoratrici con un indubbio beneficio anche per le casse dell’Inps.Quale migliore occasione per arrivare a questo obiettivo al fine anche di agevolare interventi integrati tra servizi pubblici e privati era quello dell’approvazione di una norma apposita nel decreto? La Regione Marche ha recentemente approvato una delibera che concede un assegno di cura alle famiglie di 200 euro mensili che sarà erogato solo a chi dimostrerà di avere una lavoratrice con il permesso di soggiorno e regolarmente retribuita. Perfino il sottosegretario con delega alla famiglia Giovanardi ha chiesto un provvedimento urgente per risolvere questo problema. Come cittadini e utenti ci domandiamo perché non sono stati accolti in sede di discussione della legge i suggerimenti delle minoranze (ma anche di parte della maggioranza) approvando alla fine un testo che ora mette angoscia a chi quotidianamente deve gestire situazioni di gravi disabilità di persone care nella propria famiglia?”

Maurizio Tomassini
Sociologo
Presidente Provinciale Acli
>Social Networking On Squidoo.