Alla fine degli anni novanta le condizioni dei giardini Passeggi erano più o meno simili a quelle attuali in merito a degrado, sporcizia e incuria, fino a quando l'Amministrazione Comunale in collaborazione con alcuni esponenti del terzo settore, cavalcando i finanziamenti di una legge che attingeva ancora al Fondo Sociale Europeo, commissionò un progetto di riqualificazione dell'area ai progettisti di una cooperativa sociale locale.
Si propose un progetto che consentisse a quell'area di uscire dal degrado, superando la logica commerciale che in passato aveva dato il via all'idea del baretto con “divertimentificio” annesso (macchinine e videogiochi a gettone), per sposare l'idea di un luogo liberamente fruibile da tutti i cittadini, bambini, adulti o anziani che fossero, con attività più o meno strutturate.
Apriva così i battenti il “Progetto Passeggi” con le sue attività ludico educative quotidiane per bambini, distribuite tanto al mattino quanto al pomeriggio durante l'intero anno e con le sue iniziative didattiche rivolte alle scuole elementari.
L'attivazione di un semplice e poco oneroso servizio di animazione(non da villaggio turistico, ma di tipo educativo culturale), invece che l'inutile distribuzione a pioggia di esigui sussidi per le famiglie o di discutibili sconti con la familycard, consentì di riattivare una possibilità di incontro informale intergenerazionale, ridando rapidamente dignità ad uno spazio cittadino, divenuto nuovamente un luogo di tutti, un bene comune al quale sempre più persone cominciarono a tenere.
Questa esperienza ci avrebbe dovuto insegnare che l'incremento dell'utilizzo di un'area pubblica, non ne provoca soltanto l'usura o il possibile degrado, anzi induce meccanismi virtuosi, attivati grazie ai sentimenti di appartenenza e di partecipazione dei fruitori del servizio.
Sentendo come proprio un determinato ambiente, lo si rispetta, tenendolo pulito, difendendolo da un utilizzo scorretto e da eventuali atti vandalici.
Gli stessi potenziali vandali, possono essere coinvolti con un approccio educativo “leggero”, come quello che potrebbero offrire degli educatori o dei mediatori di strada, dando risposte originali alla tanto discussa emergenza educativa.
Ci sconforta osservare che negli ultimi anni gli assessori competenti, non hanno sentito come proprio lo spazio dei giardini Passeggi, abbandonandolo al degrado ed all’invasione di ratti, nutrie e voraci zanzare tigre, per non parlare della drastica riduzione delle risorse per il progetto di animazione, pressoché chiuso.
I tagli del Governo al Fondo Unico per il Sociale sono indubbiamente ingenti, ma fin dal suo primo insediamento la Giunta Aguzzi, ha decisamente trascurato le politiche per l’infanzia, l’adolescenza ed i giovani chiudendo numerosi servizi di eccellenza come quello dei giardini Passeggi, dei Centri per l’infanzia Peter Pan, dei Centri d’aggregazione per gli adolescenti o dell’Informagiovani, riducendone drasticamente, nella migliore delle ipotesi, le risorse.
Ci rendiamo conto che la coperta è sempre più corta ma ci sembra che sicurezza non voglia dire soltanto aumentare l’organico dei Vigili Urbani che dovrebbero essere dislocati nei vari quartieri, anche se si nascondono molto bene, bensì potenziare, ri-animare e dare nuova vita ai luoghi della città che creano ed aiutano le persone a coltivare relazioni.
Non tutto è perduto, la “rianimazione” di servizi storici d’eccellenza, anche se creati da giunte precedenti, è possibile, anche senza cercare a tutti i costi di clonare e ribattezzare nuove iniziative che diano visibilità al politico di turno, ma guardando l’interesse del cittadino che per avere una città più sicura ha bisogno di una realtà sociale viva, non soltanto durante qualche manifestazione estemporanea e cattura-consensi, bensì di servizi che si sviluppano per l’intero arco dell’anno.
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