Sui servizi sociali, a livello regionale, occorre ridare un nuovo slancio, sia di innovazione organizzativa, sia di investimento in termini di risorse finanziarie. L’ultimo assessore regionale che aveva fatto cose ottime nel campo dei servizi sociali è stato il pesarese Marcello Secchiaroli. Egli aveva per primo fatto una legge che anticipava di fatto la Legge nazionale 328, aveva inventato gli Ambiti Sociali e soprattutto l’idea che la gestione dei servizi sociali, non potesse essere affidata solamente ai singoli Comuni, per evitare il pericolo della autoreferenzialità e di eventuali duplicazioni di servizi in un ambito territoriale più vasto. Secchiaroli sapeva che la riforma da lui iniziata doveva percorrere un periodo di rodaggio per poi valutarne i necessari aggiustamenti e consolidameservizi sociali dopo di lui, in questi ultimi cinque anni in regione, non ha fatto niente di tutto ciò. Ed è per questo che io intendo ripartire da dove si è interrotto Secchiaroli, per completare la sua riforma, ridisegnare i confini degli Ambiti Sociali, dotarli di autonomia giuridica e di adeguate risorse finanziarie.
Oggi ci sono nuove urgenze sciali e nuove povertà a cui dare risposte concrete, ma deve essere ancora affrontato con vigore il problema degli anziani non autosufficienti e tutto i tema dell’infanzia. La mia esperienza su questo campo, mi fa dire che c’è ancora moltissimo da fare, ed io mi auguro che Secchiaroli, che considero un amico, non mancherà da dami i suoi consigli per riprendere il buon lavoro da lui iniziato.
Carlo De Marchi –