GIUSTIZIA E SICUREZZA nei programmi elettorali dei partiti (dal Pungiglione)

Il tema non è certamente ai primi posti, nettamente surclassato dai più gettonati lavoro, famiglia, energia o infrastrutture ma va detto che quello relativo a giustizia, sicurezza ed immigrazione tiene ancora banco nei programmi elettorali dei partiti – sono buono a definirli programmi – in vista delle elezioni politiche di aprile. In diversi ne hanno tentato un benchmarking per permettere a tutti di apprezzare l’orientamento e la sensibilità dei partiti su questi titoli. Cito, a ad esempio, l’Associazione di Volontariato “Granello di Senape” di Padova o la redazione di “Ristretti Orizzonti”, che per lo studio hanno usufruito anche di specifici progetti finanziati. Non ci sono certo grosso novità, anche se qualche sorpresa non manca, e stupisce che solo Italia dei Valori abbia proposto la reintroduzione del reato di falso in bilancio, ma proviamo a declinarli in somma sintesi.
Partito Democratico – Approvazione immediata del “Pacchetto sicurezza” e attivazione del Piano contro la violenza alle donne. Garanzia della certezza della pena: chi è stato condannato, sconti effettivamente la condanna. Applicazione delle nuove tecnologie (anche la banda larga) per chiedere e ottenere aiuto – in casa o per strada – in tempi rapidissimi. Più agenti per le strade, evitando doppioni nei compiti tra le forze dell’ordine, e trasferendo dalle questure agli uffici comunali il rilascio di passaporti e dei permessi di soggiorno. Estensione del “Patto per la sicurezza”, sperimentato in alcune grandi città, a tutti i capoluoghi di Provincia.
Popolo della Libertà – Maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine ed incremento della polizia di prossimità, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere per rafforzare la prevenzione dei “reati diffusi” (furto in appartamento, furto d’auto, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, etc.). Garanzia della certezza della pena, con la previsione che i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena inflitta ed esclusione degli sconti di pena per i recidivi e per chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale. Inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne; gratuito patrocinio a favore delle vittime; istituzione del Tribunale della famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componenti del nucleo familiare. Costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti. Contrasto immigrazione clandestina, attraverso la collaborazione con gli altri governi europei e con i paesi di origine e di transito degli immigrati. Apertura nuovi Centri di permanenza temporanea per l’identificazione e l’espulsione dei clandestini. Contrasto dell’insediamento abusivo di nomadi e allontanamento di tutti coloro che risultino privi di mezzi di sostentamento legali e di regolare residenza.
Sinistra l’Arcobaleno – Reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo. Immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme. Inasprimento delle pene contro i reati ambientali e le ecomafie. Abolizione della legge Bossi-Fini, e approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente; diritto di voto alle elezioni amministrative, chiusura dei Cpt e una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli.
Unione di Centro – Lotta senza quartiere alla cosiddetta microcriminalità, al traffico di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione e alla riduzione in schiavitù. Certezza della pena: il giudice che ha celebrati il processo deve decidere anche le modalità di esecuzione della pena. Sfoltimento delle misure alternative al carcere, limitandole a casi tassativi consentiti solo dopo aver scontato effettivamente almeno 2/3 della pena. Esclusione del giudizio abbreviato e della applicazione della pena su richiesta delle parti per i reati più odiosi. Previsione di una effettiva e celere espulsione degli stranieri autori di reati. Reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, per restituire autorevolezza e prestigio alla funzione svolta dagli operatori del settore. Immigrazione controllata e condizionata alla disponibilità di lavoro, abitazione e regolarizzazione fiscale. Integrazione nel rispetto non solo della nostra legge ma anche della nostra cultura e della nostra tradizione.
Italia dei Valori – Più Polizia nelle strade e più video sorveglianza nel territorio. Inasprimento delle pene per i reati contro i minori e contro le donne. Pene certe e processi penali e civili più rapidi (possibilità di applicazione della pena dopo il secondo grado di giudizio e sospensione della prescrizione dopo il rinvio a giudizio). Reintroduzione del reato di falso in bilancio. Rimpatrio immediato ed effettivo degli immigrati clandestini e obbligo, per quelli condannati, di scontare le pene nei Paesi di origine. Contrasto ed eliminazione del conflitto di interessi di ogni tipo e ad ogni livello.
La Destra – Restituzione di autorevolezza alle forze di polizia, reintroducendo il reato di oltraggio. Sospensione delle condanne in comodità, con scarcerazioni facili legate all’affidamento ai servizi sociali. Rilevazione delle impronte digitali per gli stranieri con permesso di soggiorno per evitare le false generalità. Introduzione del numero chiuso nelle città agli stranieri – previa applicazione di una direttiva comunitaria sui loro doveri, praticamente ignorata – ed espulsione dal territorio nazionale di coloro che non sono in grado di dimostrare come mantengono se stessi e la loro famiglia. Divieto di indossare il velo nelle scuole. Edificazione delle moschee solo con il nulla osta del Viminale, senza considerare sufficiente l’autorizzazione del sindaco. Così come i sacerdoti italiani predicano in altri paesi nelle lingue locali, anche in Italia i ministri degli altri culti devono pronunciare sermoni e preghiere in lingua italiana quando non sono codificati in testi riconosciuti.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *