C’è un interesse per la destinazione dell’area ex–zuccherificio da parte di molte forze sociali e politiche della nostra città. Tale area è infatti veramente strategica, per la sua estensione e per il posizionamento vicino al mare ed all’ingresso sud della città, ed il suo utilizzo condizionerà nel bene, o nel male, il futuro sviluppo di Fano. E’ quindi normale che essa sia al centro dell’attenzione: lo è da parte delle associazioni commercianti, che vedono nell’ubicazione in questa zona di importanti attività commerciali il rischio di una desertificazione del centro storico e soprattutto il pericolo di chiusura per tanti piccoli negozi; lo è per tutte le forze sociali che in questa area collocherebbero strutture oggi carenti a Fano, come ad esempio impianti sportivi, servizi pubblici quali il Tribunale, centri congressi e teatri, strutture dedicate ai giovani, servizi di supporto al turismo; lo è per le forze politiche impegnate a dare i loro contributo di proposte che, se realizzate, potrebbero lasciare il segno tangibile del loro operato per molti anni a venire; lo è infine per la società Madonna Ponte, proprietaria dell’area, che, specie in un momento di crisi come quello attuale, recupererebbe un investimento finanziario risalente a diversi anni fa.
E’ chiaro, pertanto, che di fronte a tutti questi interessi le pressioni sul Sindaco tendano a moltiplicarsi ogni giorno di più.
Ma la domanda fatidica rimane sempre e solo una: qual è l’interesse della città, quale destinazione realizza le esigenze collettive della città di Fano? Se il fine della politica è, sempre e solo, realizzare il bene comune, l’unica domanda che dovrebbe porsi il Sindaco Aguzzi sulla destinazione di questa area è quale sia il bene comune nel suo utilizzo. Capisco le legittime pressioni della società proprietaria dell’area, ma se il Sindaco non seguisse il principio dell’interesse generale della collettività, sarebbe sempre, prima o poi, ricattabile da qualsiasi forza economica per tanti altri, sempre legittimi, interessi in tante altre zone della città.
Quindi il Sindaco deve dimostrare ora le sue qualità di uomo politico e la sua libertà da condizionamenti e interessi privati, per portare avanti l’interesse pubblico. Ovviamente egli dovrà dimostrare come sia perseguibile nel miglior modo l’interesse pubblico in maniera chiara e concreta e non solo farlo “balenare” nel giochetto tipico delle “tre carte” che spesso fanno i politici. Oggi come non mai, in questa vicenda, sarebbe auspicabile attendersi trasparenza e partecipazione.
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Commenti
2 risposte a “PRESSIONI SUL SINDACO per l’area ex-zuccherificio”
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La Legge Urbanistica che e’ all’ esame del Consiglio Regionale da qualche legislatura, prevede che il PRG riconosca alla generalita’ dei suoli privati una EDIFICABILITA’,ma alla condizione che questa sia ATTUATA ALTROVE, in siti specifici, lasciando il SUOLO “ORIGINARIO” disponibile PER I SERVIZI PUBBLICI. Quindi il comune avra’ ampia scelta per il SITO PIU’ IDONEO di ogni servizio, e il meglio accessibile dalle utenze cui e’ destinato, SENZA SOLUZIONI “DI RIPIEGO”.
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questo progetto è senza dubbio vantaggioso per Fano, è un valore aggiunto per la città e per i suoi cittadini.