Bene Comune guarda già da alcuni mesi a questa esperienza denominata INCIPIT (l’acronimo di Intesa Civica Popolare Italiana) che riunisce alcuni movimenti, associazioni, liste civiche, sparse in tutto il territorio nazionale che hanno due caratteristiche fondamentali: nascono dal basso e fanno riferimento ai princìpi della Dottrina Sociale della Chiesa. Dopo aver partecipato all’incontro di Livorno, ed aver trovato assoluta consonanza di idee e di metodi di lavoro rispetto al percorso fatto negli ultimi cinque anni da Bene Comune, oggi siamo lieti di annunciare che questa esperienza “debutta” ufficialmente sulla scena nazionale, e che ad essa daremo, d’ora in poi, il nostro contributo per tessere una rete che possa realmente “ricostruire” la politica verso una logica di servizio al bene comune.
Nasce “Intesa Civica Popolare”
Assemblea fondativa del nuovo movimento il 28 febbraio a Roma
Nel seminario svoltosi a Roma nei giorni scorsi, la decisione è diventata operativa: nell’assemblea fondativa in programma sabato 28 febbraio p.v. nella Capitale, si costituirà ufficialmente il nuovo movimento politico “Intesa Civica Popolare”, che esprime l’incontro innovativo e moderno fra i soggetti e le istanze della cittadinanza attiva e delle autonomie locali e la cultura del popolarismo, ispirandosi ai valori della Costituzione e della Dottrina Sociale della Chiesa.
Il comitato promotore – che ha tenuto nei mesi scorsi incontri e seminari a Torino, Livorno e Roma – è formato dalle rappresentanze dei movimenti a carattere nazionale “Italia Popolare” e “Area Popolare Democratica”, e dalle espressioni di reti civiche organizzate sul territorio.
Con la sua presenza organizzata su base regionale e locale, Intesa Civica Popolare vuole sottolineare la necessità di un progetto concreto di buona politica al servizio del Paese, in una sintesi nazionale che deriva primariamente dal protagonismo e dalla valorizzazione delle varie realtà territoriali, a partire dai municipi, in un sistema di federazione e di rete capace di esprimere una effettiva rappresentanza politica e una rigenerazione dal basso della classe dirigente.
In particolare, in vista dell’assemblea del 28 febbraio, si apre una fase di ascolto, dialogo e condivisione con le realtà civiche, culturali, sociali e politiche interessate al progetto del nuovo movimento.
Nell’ambito della fase preparatoria il comitato promotore ha affidato a Franco Mangialardi e Alberto Monticone la funzione di presidenti garanti della fase stessa, mentre è già al lavoro la commissione chiamata alla redazione dello statuto e del programma e per l’incarico di coordinatore nazionale ha indicato il consigliere regionale del Veneto Marco Zabotti, 45 anni, trevigiano, rappresentante a Venezia della Rete Civica Veneta, già impegnato con ruoli di responsabilità nell’associazionismo cattolico e nella pastorale della diocesi di Vittorio Veneto.
Marco Zabotti sarà affiancato da un coordinamento nazionale formato da dieci componenti, espressione di qualificate realtà del mondo civico e popolare: Raffaele Aversano, Fazio Bianco, Ugo Breddo, Giancarlo Chiapello, Enrico Gaz, Stefano Maiorano, Federica Riva, Gennaro Salzano, Vittoria Vassallo, Gian Paolo Zeni.
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