Gent.mo Marco Ferri

Ieri sera mi son permesso di scrivere una veloce annotazione riguardo lo spot bipartisan da voi realizzato che promuove la vostra attività, sempre molto attenta al panorama politico fanese. Approfitto per aggiungere i miei sinceri complimenti per la grande crescita in termini qualitativi della emittente da lei fortemente voluta e che continua a custodire con molta cura.
Del resto, pur non conoscendola personalmente, se non per averla incontrata velocemente per le scale dei suoi studi quando le portai uno spot per la Associazione Papa Giovanni XXIII, so che lei ha un curriculum professionale di tutto rispetto e grazie a questo è riuscito ad ottenere questi eccellenti risultati.

Anche io come lei lavoro nella comunicazione. Tra l’altro ci accomuna il fatto di avere avuto a che fare con il mondo Mediaset. Non so se ricorda quando nel nel 2000 venne creata una newmediafactory (così ci riempivamo la bocca) dal nome YOND e che era guidata da Marina Berlusconi. Fui chiamato come consulente esterno a coordinare gruppi di lavoro e per qualche mese ebbi modo di creare un bel laboratorio intorno all’identità digitale di Mondadori, poi per Pagine Utili, e infine, non ci siamo potuti sottrarre (così fu detto) a sviluppare il nuovo sito di Forza Italia. Forse fu questa cosa, associato al desiderio di non allontanarmi dalla famiglia, che creò in me un po’ di tormento e mi fece decidere di interrompere una avventura che le assicuro mi stava iniziando a procurare guadagni economici fin troppo lusinghieri.
Oggi benedico quel giorno perché, oltre al fatto che YOND cadde in disgrazia l’anno dopo, si è rafforzata in me la voglia di mettere insieme il bel lavoro che faccio con i valori in cui credo, pur nella consapevolezza di non avere mai la verità in tasca e quindi di pormi sempre con un atteggiamento critico in ricerca quantomeno di obiettività. So che è una gara dura, durissima, ma ci provo.

Il desiderio di scriverle nasce proprio da questo, e condividerle questo mio sentimento. Siamo ormai in famiglia diventati attenti e fedeli spettatori della sua Tv. So benissimo che non si tratta di un servizio pubblico, ma mi capita spesso di intravedere nei vostri servizi alcune sottolineature che non rendono giustizia all’obiettività o all’opportunità formativa di uno strumento di comunicazione. Avrei diversi esempi, ma cito innanzitutto il discorso intorno alle ronde per il quale mi sarei aspettato un atteggiamento più critico/propositivo in virtù della vostra vicinanza al mondo cattolico. Lo stesso Zaffini si è giustificato con me dicendo che lei ha fotografato la realtà dei fatti. Può essere, ma questo non toglie l’aspettarsi un atteggiamento maggiormente, propositivo/educativo.

Rispetto all’obiettività, è probabile che l’amicizia che mi lega a Carlo De Marchi, che mi porta a considerarlo una perla preziosa per la nostra città, mi faccia vedere le cose in una maniera troppo di parte. Certo è, e non credo che in questo mi potrà smentire, lo spot di cui ho inizialmente parlato, ha drasticamente, spero non volutamente, cancellato dalla scena una parte, che come ben sa non è scesa in campo l’altro ieri, ma addirittura prima delle primarie interne al PD. Lo spot racconta con enfasi lo scenario che ci aspetta nei prossimi mesi. Ma lei sa meglio di me in quale clima politico stiamo vivendo, fatto spesso di autogol, e che possono riservare sorprese, come Vendola in Puglia, o Cacciari a Venezia. È per questo che nella giusta proporzione dovuta alle forze che sostengono i due principali candidati, mi sarei aspettato quanto meno un accenno del tipo: “e se fra i due litiganti il terzo gode?”
Ma così non è… pazienza.

Cordialmente e sempre a servizio del bene di tutti la saluto.

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