Bene Comune e La Margherita di Fano organizzano una serie di incontri culturali.

Giannino Piana, conosciuto docente di Etica Cristiana all’Università di Urbino, sarà venerdì sera (18 maggio) alle 21 nella Sala di S. Maria Nuova a Fano. Parlerà del suo libro Etica, Scienza e Società in cui si affrontano alcuni temi della manipolazione della vita umana, sia dal punto di vista etico che da quello antropologico, quale il tema della salute, quello della procreazione assistita, quello della clonazione terapeutica, ma anche questioni legate all’etica ambientale, agli ogm, ecc. Questo è il primo di un ciclo di tre incontri, che vedrà successivamente presentare, con l’autore, il libro di Luigi Bobba: “Il posto dei cattolici” (31 maggio) ed il libro di Enzo Bianchi: “La differenza cristiana” (8 giugno).

Ma qual è lo spirito di questa iniziativa organizzata insieme da parte di queste due forze politiche. Non c’è nessun “disegno politico” dietro – dichiarano Gabriele Darpetti e Francesco Torriani (rispettivamente presidenti di Bene Comune e La Margherita) – ma semplicemente l’obiettivo di incrementare un dibattito culturale. Questo obiettivo risponde a tre esigenze:
– prima esigenza: approfondire i temi che la politica deve affrontare, valutandone tutti i risvolti, quelli etici, quelli sociali, quelli civili, quelli legislativi e quelli economici (altrimenti si corre il rischio della superficialità, di andare avanti per slogan, di prendere per “buoni” gli input che vengono dall’alto, ecc.)
– seconda esigenza: aiutare la politica a non correre il rischio di una azione ripiegata sul pragmatismo contingente, ma spingerla a guardare al futuro con un pensiero progettuale che sappia misurarsi con le sfide di questo tempo;
– terza esigenza: esercitare una libertà critica che viene dall’esercizio del pensiero e dalla capacità di confrontarsi con persone diverse e tendenze culturali diverse, che esistono anche all’interno del mondo cattolico. Tutte hanno dignità di esistere, di essere ascoltate, perché tutte possono concorrere a formare il senso del “bene comune”, che deve essere sempre il principio ispiratore della politica.

Inoltre, se tra forze politiche, diverse fra di loro (come Bene Comune e La Margherita) ma animate dagli stessi valori, ci può essere una collaborazione, questa può avvenire solo ripartendo dalla dimensione cittadina. Infatti la città è:
– il luogo ideale per ricreare lo spirito della partecipazione e dell’appartenenza, antidoti importanti contro la disgregazione e le paure conseguenti alla globalizzazione;
– il luogo in cui poter sperimentare laboratori politici di confronto tra vari soggetti politici, ma anche il luogo dove è più facile confrontarsi con le varie forze sociali ed economiche, per provare a dare maggiormente corpo alla logica della sussidiarietà;
– il luogo naturale per impostare politiche che ridiano spazio alla centralità del territorio, e per una politica effettivamente più attenta ai bisogni delle persone, e non solo delle imprese o dell’economia;
– il luogo dove può essere più semplice dare più spazio alle donne ed ai giovani. Alle donne perché la politica ha bisogno della loro concretezza e maggiore sensibilità sociale, ai giovani perché senza ricostruire un nuovo patto generazionale che sappia vedere con i loro occhi le nuove sfide, sarà difficile costruire speranze positive in una società migliore.


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