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APPELLO PER LA NON PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICOLe associazioni e gli esponenti politici firmatari il presente documento giudicano negativamente le modalità del processo di fusione in corso nella provincia di Pesaro e Urbino tra le tre multiutility locali (Aspes Multiservizi, Aset, Megas) perchè con tale operazione viene esteso a tutta la provincia il processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali iniziato nel comprensorio di Pesaro (quota di azionisti privati in Aspes Multiservizi attualmente pari al 65%); processo di privatizzazione ora rimesso in discussione da alcuni partiti. Ritengono infatti che il servizio idrico integrato debba rimanere di proprietà e gestione pubblica. Prendono atto che sia la normativa europea (Risoluzione del Parlamento Europeo COM 270-2003) che quella italiana (Circolare del Ministro Matteoli del 6.12.2004) consentono agli enti locali la gestione diretta del servizio idrico integrato con la modalità “in house” svolto da una società di gestione a capitale interamente pubblico. Ritengono inoltre che ci sia un generale sentire nella comunità locale sul valore dell’acqua da salvaguardare come bene pubblico e in quanto tale non può essere considerato una merce. Per questo motivo si propongono di raggiungere la più ampia convergenza possibile di forze politiche, associazioni, cittadini per la pubblicizzazione del servizio idrico integrato in capo ad una società provinciale. L’ADESIONE SARA’ PUBBLICIZZATA IN UNA CONFERENZA STAMPA Allegati:
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