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Il nome
Trovare un nome per una lista civica per le prossime elezioni amministrative
del Comune di Fano non è stato un compito semplice. Abbiamo
voluto da subito escludere lo stesso termine “Lista Civica”,
spesso usato in modo improprio e fuorviante.
La ricerca di un nome nuovo e originale ci ha portato a proporre “Bene
Comune”, dove il termine “comune” si può intendere
per “diffuso, condiviso” e nello stesso tempo richiama l’istituzione
di governo locale. Si potrebbe spiegare con uno slogan “Un comune
amministrato bene per il bene comune”.
E di seguito propositi impegnativi e di buon auspicio:
“Lavoriamo tutti per il bene comune.”
“Siamo tutti indispensabili per il bene comune.”
Il simbolo
Gli elementi che compongono il simbolo sono:
- Lo stemma di Fano
- Il logotipo
- Tre api
Lo stemma araldico di Fano è sullo sfondo. Semplificato con una
leggera inclinazione che vuole rappresentare la futura dinamicità della
città.
Le api sono forse gli unici insetti che, nell’immaginario collettivo,
non evocano sensazioni negative, ma al contrario suggeriscono degli aspetti
di cooperazione che possono fungere da modello anche per una comunità umana.
In un convegno del 2001 sulle api dal titolo “Le api scrigno di
virtù” sono stati presi in esame una serie di testi, dalla
letteratura greca ad oggi, dove vengono presentati i valori simbolici
positivi di questo insetto. Citiamo uno dei testi a noi più noti,
Pinocchio, dove il paese detto “il paese delle api industriose” è abitato
da persone operose che considerano il lavoro il valore più importante
della vita.
Qualcuno ha definito quella delle api come una “comunità perfetta” che
fa della solidarietà uno dei suoi capisaldi. Le api non lavorano
per sé stesse ma per la regina. Nel nostro caso la Città di
Fano è l’ape regina. Non dimentichiamo infine che per difendere
il “bene comune” le api possono essere “pungenti”,
ma anche qui sacrificando sé stesse.
Le api sono tre, il “numero perfetto” che indica fin dai
tempi antichi, la completezza, il definitivo. Ma qui vuole soprattutto
rappresentare, un gruppo, una comunità di persone pronte a operare
per il bene comune.
Il logotipo “Bene Comune” utilizza un carattere tipografico
non casuale. Si tratta del Griffo corsivo che fu disegnato nel 1503 appunto
da Francesco Griffo per Ghershom Soncino.
Griffo aveva lasciato la tipografia di Aldo Manuzio per recarsi a Fano
presso il tipografo Soncino. Qui egli incise un corsivo molto simile
a quello aldino, soltanto leggermente più pesante. Con questo
carattere il Soncino stampò nel 1503 “le rime” del
Petrarca, pubblicate con una dedica a Cesare Borgia in cui il tipografo
si produsse, tralaltro, in una famosa diatriba circa l’originalità dei
caratteri “aldini” ideati e creati dal Griffo.
Un ringraziamento speciale per la collaborazione gratuita e per i consigli
preziosi va a: Alessandro Ramberti, Lisetta Bruni, Andrea Steinfl,
James Clough, Patrizia Casadei
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