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NO AL PROTOCOLLO D’INTESA DEL 15.2.2005BENE COMUNE di Fano e GOVERNO CIVICO-Provincia di Pesaro-Urbino, lista collegata con Spacca alle prossime elezioni regionali, non si riconoscono nell’accordo firmato lo scorso 15 febbraio tra Hera, il presidente della Provincia ed i Sindaci delle città di Pesaro, Fano e Urbino per dare vita ad una azienda unica provinciale per la gestione dei servizi pubblici. Per quattro motivi: 1) Tale accordo affronta le problematiche solo da un punto di vista economico-aziendale, senza definire le scelte politiche strategiche della nuova multiservizi. Ci chiediamo quale sia la logica politica che emerge dal protocollo d’Intesa e quando e come le forze politiche indirizzeranno la nuova società? Secondo noi la presenza di Hera – importante società, quotata in borsa, con riconosciuto know-how - determinerà le scelte della nuova azienda senza che le forze politiche provinciali possano svolgere un’adeguata azione di indirizzo strategico e di controllo. Già subito possiamo evidenziare che non hanno trovato spazio alcuno nel protocollo d’Intesa gli indirizzi strategici stabiliti dal consiglio comunale del 19.4.2004, indirizzi che avrebbero dovuto vincolare il comportamento del Sindaco di Fano. Chiediamo oggi al Sindaco Aguzzi di chiarire se ritiene impegnativa tale delibera e, se sì, perché non ne ha tenuto conto facendo modificare opportunamente gli accordi. Ed oggi alla luce di questi elementi quali iniziative intende porre in essere per rimediare a questa grave “svista”. 2) La composizione delle parti titolate a partecipare al protocollo d’Intesa. Oltre ai sindaci delle città di Pesaro, Fano e Urbino, detentrici principali di quote in Aspes Multiservizi, Aset e Megas, ed al presidente della provincia, è ammessa a pieno titolo Hera spa. Sembrano lecite alcune domande. Perché Hera siede a quel tavolo? E’ forse giunta all’incasso la cambiale firmata dal comune di Pesaro al momento della privatizzazione? 3) L’ultimo o.d.g. - proposto dalla minoranza di centro sinistra, approvato trasversalmente dal Sindaco Aguzzi e dalla maggioranza di centro destra, con significative astensioni di AN e FI - prevede una strategia di sviluppo (fusione) “a partire” dalle altre realtà provinciali. Quella formulazione è stata il risultato di una mediazione politica: sostituiva una formulazione molto precisa che prevedeva una “strategia di sviluppo ancorata con altre realtà provinciali”. Il problema era infatti di non obbligarsi ad un percorso quale poi è stato effettivamente firmato da Aguzzi (punto 6 del Protocollo d’Intesa) e lasciare la possibilità di esaminare altre strade. Noi come Governo Civico puntiamo a mantenere pubblico il servizio dell’acqua, che è un bene comune da salvaguardare per tutti. Varie strade sono possibili. Ad esempio la vicina esperienza della provincia di Ancona (azienda multiservizi a partecipazione pubblica totale) non avrebbe le controindicazioni di Aspes Multiservizi, cioè una società che, come ovvio, deve remunerare i propri azionisti con un dividendo. Una logica diversa rispetto ad una proprietà pubblica dove le tariffe devono puntare a coprire i costi. 4) Non condividiamo infine la “clausola di riservatezza e confidenzialità (punto 5)”. I nostri principi ispiratori puntano al metodo politico della “partecipazione e trasparenza”, che è garanzia di vicinanza ai cittadini e di correttezza di azione politica. Rifiutiamo pertanto il metodo descritto al punto 5 dell’Intesa. Inoltre quello firmato è secondo noi un accordo “contra legem” in quanto oggi i principi generali dell’attività amministrativa stabiliscono non più solo la “pubblicità” ma “pubblicità e trasparenza” (vedere la recentissima L.15 dell’11 febbraio 2005). Invitiamo pertanto il Presidente della Provincia, garante del processo di fusione, a fornire nel sito dell’amministrazione provinciale adeguato risalto a tutto il processo politico della fusione inserendovi i vari documenti che prevedeva restassero segreti. Nel frattempo GOVERNO CIVICO utilizza il sito di Bene Comune per rendere pubblico sia il protocollo d’intesa firmato in Provincia il 15.2.2005 sia la delibera del consiglio comunale di Fano n.123 del 19.4.2004 contenenti le opzioni strategiche per la futura multiservizi. GOVERNO CIVICO – Provincia di Pesaro-Urbino ALLEGATI in formato Adobe PDF
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